malattia o non malattia...

Fin da ragazzo la mia concezione dell'universo era profondamente duale e separata, esisteva il singolo individuo e il mondo esterno, l'uomo e la malattia quindi, tutto ciò che arrivava dall'esterno poteva portarmi piacere o dolore e la malattia, come un temibile esercito che attacca il nostro castello, andava combattuta, debellata... vinta.

Dal 1993 in poi, grazie al mio incontro con il Reiki e le energie sottili, iniziai a interessarmi alle discipline olistiche. La mia visione passò da quella dell'uomo attaccato dalla malattia a quella di “uomo malato” quindi, la malattia come espressione di un disagio “interiore” profondo. Questa interdipendenza tra singolo individuo e il mondo si palesava con l'effetto butterfly (Edward Norton Lorenz) e la Teoria dei Sistemi (Ludwig von Bertalanffy).

Negli ultimi anni ho maturato la visione di non malattia. Pe me ora l'uomo è un essere profondamente diviso e confuso, vive interiormente una situazione caotica dove regna il caos e la mancanza di armonia sia tra le varie parti di sé sia con il mondo che lo circonda.

il mondo diventa lo specchio del singolo individuo ciò che gli succede dentro accade fuori ciò che viene generato nel centro intellettuale si materializza nel corpo.

Come in alto così in basso” (Ermete Trismegisto).

Come dentro così fuori” (filosofia tantrica e filosofia dell'Immaginale)

Dall'incontro con Selene Calloni Williams e il movimento Simboloimmaginale trovai James Hillman e l'Immaginale dove “Tutto è immagine”: il mondo, i miti le fiabe, la realtà ordinaria... sono tutte “Immagini Sacre”.

Sì, il “Sacro” è ovunque (B. Hellinger).

Le immagini nascono nella zona liminale (immaginale) del nostro cervello dove conscio e nonconscio collaborano (Libro delle carte dei Nat pag. 16) e proiettano se stesse nella vita quotidiana generando i film della nostra vita.

Attraverso le Costellazioni “Immaginali” possiamo vedere il film della nostra vita e apportare le modifiche necessarie in modo che si inneschi il processo dell'armonia. Diventa un opera di profonda trasformazione il riportare dentro quelle immagini che sono fuori di noi, separate e lontane da noi diventare tutt'uno con loro. Il processo si basa su quattro punti:

1° riconoscere;

2° accettare:

3° elaborare;

4° integrare.

Recuperando le varie parti della nostra “Anima”, come il figliol prodigo ritorniamo a casa, alla nostra unità originaria.

Quando l'essere umano attraverso la spontaneità del canto libera la sua voce... con in mano uno strumento fa della musica una vera melodia... della poesia non compone rime ma i suoi versi profondi fan vibrar l'anima... e la sua danza diventa un movimento naturale... ecco, quando accade tutto questo, siatene certi, che dal centro intellettuale l'essere umano è sceso nel cuore e il suo essere interiore si è aperto “all'Immaginale”.

Il mondo è reale se “io sono” reale (Jeorges Ivanovic Gurdjieff)

Sì, un progetto lungo ventun anni che ai molti potrà sembrare un utopia:

rendere l'essere umano consapevole che può essere felice

e, soprattutto... basta poco per esserlo!

 

NEVICA

Cadono i fiocchi di neve...

tutti al loro posto e sono...

tutti perfetti.

(poesia zen)