Le sette domande a se stessi

7 Consapevolezze di sé

Fin dall'inizio del mio viaggio di ricerca “interiore” mi sono fatto guidare dalla curiosità e ogni qualvolta incontravo un argomento per me nuovo e interessante, come attirato da una potente calamita, mi mettevo alla ricerca di libri che potessero saziare la mia “fame” di sapere. Una sera mi ritrovai a vedere un film sul giornalismo, era in bianco e nero, ricordo soltanto un insegnamento che il giornalista esperto diede al/alla principiante: ”un articolo per essere completo deve rispondere a sei domande”. “Urka!” Non mi ero mai posto (consapevolmente) tante domande tutte insieme; conoscevo solamente il “perchè? … e poi?”, che ci pongono i bambini verso i due/tre anni, e l'insegnamento di uno dei miei maestri che diceva sempre: “non chiedetevi perchè... ma, come!”.

Dall'Ispirazione che talvolta mi coglie è nata una sequenza che può essere usata come traccia per la propria ricerca. Sono sette gradini di consapevolezza che il “ricercatore di verità non assolute” si troverà a percorrere per il raggiungimento di una maggiore conoscenza di sé applicabili, soprattutto, a vari aspetti della propria vita.

Cosa? Perchè? Come? Con chi? Dove? Quando? ...e, quanto costa?

Grazie all'incontro con una persona straordinaria ho deciso, per onorarla, di dividere le “Sette Consapevolezze di Sè” in: lato Ombra e lato Luminoso.

Che voi ora vi troviate da un lato o dall'altro non ha importanza in quanto il sentiero da me proposto porta chi lo percorre davanti a uno specchio che, come quello della Matrigna nella storia di Biancaneve, è sincero e riflette rimandando alla fonte la vera immagine che gli si pone davanti.

I primi sintomi del “risveglio” fanno sorgere la prima domanda.

Il “Lato Ombra” si chiede:

1) “Cosa mi sta succedendo?

Lo stato di disagio, nelle sue varie manifestazioni, è la prima avvisaglia.

La maggior parte delle persone lo subiscono, si sentono confusi o stanno male fisicamente e, normalmente, danno la colpa a dei fattori esterni.

Coloro che hanno imparato l'arte dell'osservazione di sé sanno come gestire la situazione altrimenti... (compare la seconda domanda)

Il “Lato Luminoso” si chiede:

Cosa voglio per me in questo momento? Posso aumentare e migliorare il mio stato di benessere?

Noi meritiamo di star bene e di godere in toto la nostra vita. Tutto l'Universo ci sostiene aiutandoci a realizzare i nostri desideri e siamo predisposti a raggiungere ogni obiettivo che ci prefiggiamo.

Sì, siamo noi a creare la nostra realtà.

Aspirare a un miglioramento personale è una cosa sana e, naturalmente, esulano da questa affermazione sia la bramosia sia le azioni a discapito di altri esseri senzienti.

Il desiderio di qualcosa di più è insito nella natura umana e quando un essere umano comincia a muoversi verso una vita più piena e soddisfacente, più cose sono attratte da lui. “Piove sempre sul bagnato” citava un vecchio saggio ossia, il simile attrae il proprio simile quindi, il benessere attrae benessere.

Siamo noi con i nostri sistemi di credenze a non applicare questa “dinamica costruttiva” e a boicottare la nostra stessa felicità.

I sintomi del “risveglio” fanno sorgere la seconda domanda.

 

2) Il “Lato Ombra” si chiede:

Perchè mi sta succedendo?

Il perchè è la domanda che arriva dal centro intelletuale e molte persone si accontentano di ricevere delle risposte da varie fonti e si fermano lì, in superficie. Cercano le risposte e credono che una volta trovate tutto sia risolto. Purtropo, per loro, il sapere la causa del disagio o del problema di per sè non lo risolve ciò dovrebbe essere l'inizio per cercare, trovare e scegliere la strada per la sua risoluzione.

Spesso non è così.

Accettando, dal mio punto di vista, che non è giunto il loro momento per affrontare il cambiamento, possiamo solo inchinarci al loro destino in quanto...

Un frutto può essere colto solo quando è maturo altrimenti potrebbe risultare deletterio per lui l'essere colto anzitempo... (non svegliare il can che dorme che si potrebbe incavolare e, a ragion veduta, potrebbe azzannarti – PS: Potreste dargli torto? -)”

Il “Lato Luminoso” si chiede:

Perchè no? Perchè non volere di più?

Nell'evoluzione della specie tutto sembra essere rivolto “in avanti e in alto” e la linea tracciata su di un grafico non è mai retta ma segmentata quindi, anche chi segue la propria aspirazione incontrerà “alti e bassi” sul suo cammino. Coloro che si trovano nel “Lato Luminoso” del proprio essere, colti dall'ispirazione, aspireranno al miglioramento della loro attuale situazione determinata dalle “immagini/pensiero” e si sentiranno spinti verso lo stadio successivo.

Quando il perché è forte, il come si trova sempre.

(Antonino – Tony - Davì)

Il processo irreversibile del “risveglio” fa sorgere la terza domanda.

3) Il “Lato Ombra” si chiede:

Come posso risolvere questa situazione?

Ecco la domanda chiave!

Questa nasce dal profondo e crea la condizione ottimale che farà di voi un magnete attraendo l'esperienza che vi serve in questo momento per crescere, evolvere o semplicemente per raggiungere il vostro obiettivo (anche se fosse solo... lo stare bene).

Tuttavia non spetta a voi decidere “come” le varie informazioni o il mezzo adatto arriveranno nel vostro campo d'azione, limitatevi ad esprimere in modo chiaro la vostra richiesta volta alla risoluzione dell'eventuale problema.

Es: “Vorrei un auto nuova” piuttosto che: “non voglio un'auto usata”;

voglio una persona con il quale instaurare un rapporto soddisfacente” piuttosto che: “non voglio la solita storia banale e insignificante”.

Sì, al nostro cervello il “no” e il “non” sono sconosciuti e l'energia creativa mette in opera la frase successiva alla negazione...

 

Il “Lato Luminoso” si chiede:

Come funziona? Posso migliorare me stesso?

I tre punti che vi possono aiutare a orientarvi al miglioramento sono elencati nella Legge di Attrazione o di Creazione:

  • pensiero, immagine e parola;

  • volontà, potere, emozioni e azione consapevole;

  • gratitudine e fiducia.

PENSIERO, IMMAGINE e PAROLA

Attraverso l'uso del pensiero cosciente va creata un'immagine chiara e distinta di ciò che si vuole “attrarre” e, attraverso la parola, vanno formulate ed espresse al presente le frasi correlate al raggiungimento dell'obiettivo. Il risultato sarà direttamente proporzionale alla nitidezza della visione e alla fermezza delle parole.

VOLONTÀ, POTERE, EMOZIONI E AZIONE CONSAPEVOLE

C'è una grande relazione tra la volontà (intento) e la connessione con il proprio potere personale. La volontà mantiene costante il collegamento tra noi e l'obiettivo che ci si siamo prefessati di raggiungere e il proprio potere ossia, la fiducia “in noi stessi” (fede) ci da la certezza che quello che stiamo facendo andrà a buon fine.

La carica emozionole è il carburante che alimenta e mantiene saldamente il vostro proposito di ricevere ciò che “avete chiesto” e attraverso l'azione consapevole viene creata, passo dopo passo ogni giorno, la condizione ottimale per accogliere degnamente ciò che sta arrivando.

GRATITUDINE e FIDUCIA

La gratitudine è uno stato dell'essere che affonda le sue radici nella totale fiducia (fede) che state già ricevendo ciò che avete chiesto in quanto in linea con un progetto molto più grande che porterà berneficio a voi e a tutti gli esseri senzienti.

Naturalmente, a volte, ci si rende conto di avere bisogno di un supporto esterno che ci aiuti a fare chiarezza in noi e ad affrontare quel marasma tumultuoso che spesso abbiamo dentro.

Sì, grazie all'energia prodotta dal vostro desiderio la “Via” potrà manifestarsi in vari modi tipo: una frase di un libro, un volantino, un racconto di esperienza fatta da un amico, ecc... perciò, le prossime domande da porsi saranno le seguenti:

Chi può aiutarmi?

Dove posso trovarlo?

Quando posso fare l'esperienza?

Fidatevi del vostro sentire, delle vostre intuizioni, non esiste un manuale di ciò che è meglio per voi! Esperienza maestra di vita (PS: non esistono errori od occasioni mancate... dite a voi stessi che non eravate pronti e ricominciate con fiducia ORA!).

Ultima domanda per chiudere queste considerazioni personali:

Quanto costa?

I friulani, popolo che amo per la loro franchezza e semplicità, hanno un bel modo di dire: “pôc tu spindis pôc tu gjôldis” (se spendi poco lo godrai anche poco).

Sì, dipenderà unicamente dal valore che Voi darete all'esperienza non di quanto avrete pagato per farla. Se, a parere vostro, costa troppo il libro, il corso, ecc..., potrebbe non essere ancora il momento giusto per voi o il mezzo che avete davanti non essere momentaneamente idoneo per la vostra crescita.

Se hai problemi di soldi è probabile che tu abbia dei problemi coi soldi.”

Naturalmente c'è chi asserisce che per il raggiungimento dell'obiettivo ci sono delle prove da superare (il famoso drago o guardiano della soglia) e se davanti a un'occasione decidete di rimandare l'esperienza ricordate che...

spesso il destino lo incontri sulla strada che hai scelto per evitarlo” (proverbio arabo)

Per chiudere l'argomento, ringraziandovi per l'attenzione prestatami, vi saluto sia con una citazione di filosofia orientale:

per essere riempito un recipiente deve essere prima svuotato

sia con una frase, a me molto cara, di un noto cantautore italiano (E. Bennato) sul fatto che per passare da uno stato all'altro bisogna sempre dare qualcosa in cambio che valorizzi e segni il passaggio avvenuto e noi, esseri in cammino, sappiamo che:

Ogni cosa ha il suo prezzo, ma nessuno saprà quanto costa la mia... libertà

Non si può volere il sole, se poi non si accettano le ombre.

(Antonino – Tony - Davì).